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Donare un sorriso è più facile di quanto credi >>
La misura del fallimento
Per avere un po’ una misura del fallimento
del Governo nella gestione dell’emergenza post terremoto a L’Aquila, non occorre leggere
"La Repubblica"
,
"L’Unità"
,
"Il Fatto"
, etc. e/o ascoltare
Santoro
,
Floris
,
Serena Dandini
, etc.,
basta vedere con quanta premura ed accortezza
OGGI
il Presidente Silvio Berlusconi evita di tornare sui luoghi del disastro
intimorito dalle contestazioni che verrebbero riprese.
Tutti noi invece abbiamo ancora
vive
in mente le
frequenti
“
scappatelle
” del Premier nell’immediato post terremoto …
quando
gli aquilani
lo invocavano
speranzosi, nell’auspicio di non esser lasciati da soli a fronteggiare un nemico invisibile ben più grande di loro …
quando
ancora
c’era un bel conto di consensi popolari da riscuotere
nell’erigersi a “salvatore della patria.”
Il tempo però è passato. Ad un anno di distanza molto
poco
è stato fatto … basta andare a leggersi le cifre dal
sito ufficiale della Protezione Civile
(che non mi risulta esser comunista) per rendersene conto … e non è un caso se alle scorse elezioni provinciali a L’Aquila città il centro-sinistra ha toccato il 60% dei consensi: segno che evidentemente gli aquilani (
quelli che il terremoto lo hanno vissuto
in prima persona) non hanno avuto riscontro del miracolo.
Per la cronaca, in base ai dati forniti dal sito della Protezione Civile, su una città di
72.935
abitanti censiti, ad un anno esatto dall’inizio dell’emergenza:
-
17.703
sono stati sistemati nei MAP o nel progetto C.A.S.E.,
-
7.332
sono alloggiati ancora negli alberghi sul litorale,
-circa
30.000
hanno provveduto a trovare
autonomamente
una sistemazione (in genere presso amici e/o parenti),
-circa
18.000
non
hanno ancora sistemazione.
… e poi sono stati capaci anche di parlare di “
esportazione del modello L’Aquila
” dinanzi ad immani tragedie umane come quella di Haiti: loro che in un anno non sono ancora riusciti a sistemare tutti i 72.935 abitanti de L’Aquila, ora vorrebbero farci credere che questo “modello” sia esportabile ed in grado di sistemare
2.200.000
sfollati: hanno proprio la faccia come il culo.
berlusconi
l'aquila
protezione civile
terremoto
permalink
| inviato da
Lou Mogghe
il 7/4/2010 alle 10:35 |
commenti (0)
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